La notte lava la mente.
Poco dopo si è qui come sai bene,
file d’anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.
a cura di Lucia Battistel
La notte lava la mente.
Poco dopo si è qui come sai bene,
file d’anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.
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UN TITOLO, UN PROGRAMMA
Il titolo di questo componimento verrà riutilizzato da Luzi come sottotitolo di un’opera teatrale successiva: la riscrittura dantesca Purgatorio. La notte lava la mente (1990). L’opera fu concepita come secondo atto del trittico teatrale inaugurato dalla riscrittura dell’Inferno di Edoardo Sanguineti (1989) e poi chiuso dalla riscrittura del Paradiso di Giovanni Giudici (1991). Ecco il trailer del Purgatorio a cura del regista Federico Tiezzi: (52) TRAILER IL PURGATORIO. La notte lava la mente – regia Federico Tiezzi – #Dante2021 – YouTube
ERMETISMO…O NO?
Qualche relitto di gusto ermetico si può identificare specialmente nelle costruzioni nominali come questa: nei versi, cioè, mancanti del verbo. Sui caratteri generali – e stilistici – dell’ermetismo, si legga Beatrice Stasi, Ermetismo, Firenze, La Nuova Italia, 2000.
UN CONFRONTO INTERTESTUALE
Leggi questi versi di Montale:
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano / le briciole di pane che io gettavo / sul tuo balcone perché tu sentissi / anche chiusa nel sonno le loro strida. […]
[La belle dame sans merci, da Satura]
———-
[…]
Sotto l’azzurro fitto / del cielo qualche uccello di mare se ne va; / né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: / «più in là».
[Maestrale, da Ossi di Seppia]
Che simbolo assume, secondo te, il gabbiano nella poesia di Luzi e in queste due poesie di Montale?
E ORA, ASCOLTA
Ecco la lettura del testo poetico a cura di una compagnia teatrale:
(52) 📿🌾 Mario Luzi La notte lava la mente #IlTalismanodellaPoesia – YouTube.
Su quali parole, secondo te, ricade maggiormente l’attenzione del lettore e dell’uditore?
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Onore del vero (1957) è la sesta raccolta poetica di Luzi. Come suggerisce il titolo stesso, le trentuno poesie qui contenute intendono celebrare la realtà riconoscendole un valore trascendente, un perenne ‘onore’: i soggetti delle poesie, quotidiani e apparentemente trascurabili (il lento volo di uno stormo in Uccelli, un temporale umbro che imperversa sui monti in Il piacere, il suono delle stoviglie e il viavai degli avventori in L’osteria, un uomo che rientra dal mare con il suo pescato in Il pescatore), si fanno rivelatori di un ordine superiore, di un messaggio ben più profondo e universale.
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